“La Scuola di Atene” Raffaello Sanzio – 1509/1511
I primi documenti scritti sulle scoperte scientifiche risalgono alla cultura greca.
I pensatori dell’antica Grecia, chiarirono per primi la differenza tra conoscenza comune e scienza.
La prima suggerisce alla scienza, le strade da percorrere, ma è compito della seconda superare risulati particolari per produrre concetti universali validi per tutti, in ogni tempo e in ogni luogo.
Gli scienziati filosofi di allora iniziarono ad osservare la natura in modo ordinato, attento e preciso.
Le loro testimonianze formarono la base delle conoscenze scientifiche dell’Occidente, rimaste pressochè immutate fino al XVIII secolo.
Fra i molti lumi dell’antico sapere di quel periodo, fra matematici, medici e astronomi ricordiamo Talete, Euclide, Pitagora, Ippocrate, Democrito, Aristotele, ma dobbiamo riconoscere a quest’ultimo il primato del “Metodo Scientifico”.
In Aristotele, con le sue opere, opere di Astronomia, Fisica e Biologia, abbiamo il punto di riferimento principale per tutto il percorso della Scienza nei secoli, a partire da Archimede che è stato il primo ingegnere inventore che ne ha utilizzato ed elaborato il grande patrimonio .
I testi di Aristotele (384 – 322 A C.) che hanno avuto una maggiore influenza sugli studi dei secoli successivi sono stati in primis quelli di Fisica e Astronomia, mentre le opere dedicate alla Biologia della Vita sono state riscoperte in tutta la loro potenza, in tempi più recenti.
I trattati di Biologia di Aristotele hanno costituito le basi ancora oggi sulle conoscenze sul mondo naturale, rappresentando una delle maggiori conquiste del sapere nella storia dell’uomo.
Aristotele infatti, intuì che le diverse specie di esseri viventi, potevano essere classificate secondo un ordine preciso e un metodo che a partire dal mondo vegetale ascendesse in modo continuativo fino al mondo animale.
Studiò inoltre i fenomeni della riproduzione, dell’accrescimento e della locomozione, descrisse oltre 500 specie di amimali, analizzando in chiave sistemica i loro organi in base alle specifiche funzioni;
Il suo lume aprì la strada della scienza per uscire dal disordine primordiale e procedere con il metodo della classificazione; nulla per l’intelligenza umana doveva essere lasciato al caso, in natura tutto rappresentava un fine preciso e degno di essere studiato.
Con Aristotele, alla filosofia scientifica greca, dobbiamo la genesi del metodo per individuare i fenomeni naturali, le loro cause e il loro fine specifico, tavola di orientamento e studio universale che ha portato la storia della conoscenza umana fuori dal caos cosmico primordiale.