Nel primo giorno di Marzo
Testo di Serena Caleca
Opera di Francesca Brivio
Nel primo giorno di Marzo hai lasciato le coltri
e il letto dell’indifferenza,
attraversata come un acerbo inverno
Le fasce dell’incredulità hai spogliato
le nevi del silenzio, che ancora inerme e sensibile
non sapevi violare…
Quando dal velo ghiacciato di cristallo
guardavi fuori, bianco il volto,
come da uno spalto sul mondo…
Di tanto in tanto riaffacciandoti
per poi rifugiarti ancora, ribelle dei tuoi stessi passi incauti
fra le pareti mute delle disuse radici
Nel primo giorno di Marzo, hai alzato la testa
solo un dissuaso sguardo
alle morbide tolde che ti tenevano avvinta
Con semplicità hai spinto la porta
per poter finalmente scegliere di rinascere…
respiravi tutta l’aria…
E sei guarita.
Ad Ariela
1 Marzo 2016