MARCO ERACLI, LUCE, COLORE, PENSIERO, FOCUS SULLO STATO DELLE CIVILTA’

MARCO ERACLI, LUCE, COLORE, PENSIERO, FOCUS SULLO STATO DELLE CIVILTA’

di Serena Caleca

 

Trovarsi difronte alla produzione imponente e provocatoria di Marco Eracli, è come accettare una partita in campo aperto sapendo già di perdere la sfida… mi viene in mente la contesa fra Davide e Golia, dove Davide gioca i suoi 5 sassolini per sconfiggere il Gigante… cercando di cogliere i punti vulnerabili del grande antagonista;

Così mi sono proposta di fare con Eracli osservando le sue opere senza farmi distrarre dalla moltitudine delle suggestioni e delle provocazioni, che l’Artista suggerisce incalzante ad uno sguardo attento.

Fare luce sulla proposta artistica di Marco è come voler mettere ordine nelle stelle sparse e catturare meteoriti vaganti, è come voler fermare i mulini nel vento o afferrare le galassie, è certamente una sfida…

Mi si perdoni questo parallelo fantasioso, che serve invece a mettere in luce la multiforme ricchezza delle suggestioni che le sue tele raccontano.

In primo luogo il suo spirito giocoso e dissacrante, rovescia le carte in tavola dell’ordine costituito, e non si piega ad un’espressione artistica asservita al buon gusto dilagante.

Marco usa la tela come una testata giornalistica, attraverso di essa parla elaborando nella notte l’anteprima degli eventi…insonne difronte alle sferzate della cronaca mondiale, egli sfoga nella materia plasmabile del piano di lavoro il battito sonoro di un cuore in tumulto, la ribellione di uno SPIRITO PURO e potremmo dire le lacrime…di un uomo, che non accetta la confusione anestetizzante del benessere.

 

Marco Eracli – Gran Ballo Mascherato – Acrilico 150 x 70

 

 

 

Scopriamo ancora, addentrandoci nei tratti nervosi delle pennellate, canali sotterranei di scintille emozionali che lo sovrastano, grida lontane di popoli oppressi che lo chiamano dalle segrete regioni della coscienza, rivendicando la soppressioni dei diritti e le vite spezzate;  un mondo invisibile affamato di giustizia e riscatto che popola le trame dei suoi soggetti, bussa alla sua porta e si affaccia fra l’ondulare cosmico dello spettro dei colori.

 

 

 

Marco Eracli – “Antico splendore Restituito – Acrilico

 

 

 

Si potrebbe dire che i soggetti vetrina di volta in volta rappresentati, sono semplicemente il varco per un passaggio più profondo, che conduce anche noi nelle regioni della nostra coscienza, dove risiede quella giustizia ancestrale che, nostro malgrado possediamo e che è sempre libera e inalterata nell’uomo, nonostante i secoli.

Ed è lì che Marco vuole entrare in comunicazione, nella piega lacerata fra opportunismo e giustizia.

Scorrendo alcune tavole significative notiamo che intercorre un dialogo fra le opere, sia in  interrogativi che risposte: Ad esempio nella drammatica rappresentazione di CROCE SANTA e nella confusione assordante di MANI E MANINE, l’artista impone una riflessione senza mezzi termini sull’annientamento delle coscienze conseguente all’uso smodato dei Media che hanno crocifisso il senso comune di molti valori tra cui la fede;

 

Marco Eracli – “Croce Santa – Acrilico 120 x 70

 

 

Marco Eracli – “Mani e Manine” – Acrilico – 70 x 100

 

Come nella CAVERNA DI PLATONE e in POLVERE DI STELLE dove afferma il torpore del sentire umano sull’evidenza dei conflitti internazionali e sulle scelte di comodo che i civilizzati preferiscono adottare;

 

 

Marco Eracli – “La Caverna di Platone” – Acrilico – 70 x 100

 

 

Marco Eracli – “Polvere di Stelle ” – Acrilico 150 x 70

 

 

Ma l’approdo più sentito e toccante dell’opera di Marco lo troviamo nel confronto conflittuale fra le culture industrializzate e i popoli in via di sviluppo: Nelle tavole come  MARE MOSSO e L’ASSEDIO, è forte la segnalazione delle aree di conflitto internazionali, dove rivendicazione e rivolta dei popoli sono rappresentate con un linguaggio iconico, ancestrale e quasi rupestre affinchè ogni lingua sulla terra possa comprenderne chiaramente il messaggio.

 

 

Marco Eracli – “L’Assedio ” – Acrilico – 70 x 100

 

 

Marco Eracli – “Mare Mosso” – Acrilico -70 x 100

 

 

Nella produzione di Eracli il tema della battaglia ritorna insistente come un Deja Vu…affiorano dai ricordi degli studi e della narrazione orale le storie di una terra contesa nei secoli, l’Italia…par di sentire il clamore assordante delle grida, lo stridore delle lamiere, il nitrito dei cavalli mentre la memoria degli assalti bellici che il suolo italiano conserva nelle sue viscere, emerge dal passato e lo trascina nel vortice della storia, quasi soffocandolo e turbando i suoi sogni notturni.

E  scorrono ancora i fotogrammi degli eventi…Un senso di instabile precarietà dei governi e dei confini, delle mode e dei valori, affiora potente in opere altamente simboliche, come OSCILLIO DEL PENDOLO PENDOLANTE e ANGELO IN CADUTA opere giocose ma drammatiche che sovvertono gli equilibri borghesi, sottraggono la poltrona  dove ci siamo adagiati, mentre l’anima del poeta sembra elevarsi sopra l’orizzonte come un “Deus ex Machina”per osservare dall’alto con sofferto distacco il dipanarsi dei giochi di potere…

 

Marco Eracli – “Oscillio del Pendolo Pendolante” – Acrilico 100 x 150

 

 

Marco Eracli – “Angelo in Caduta” – Acrilico 50 x 70

 

 

Ma siamo giunti difronte un’altra scelta determinante dell’Artista, e che lo appassiona profondamente: Egli fa parlare il colore come modulazione dell’esperienza dei  viventi,  una vibrazione dalle note universali;

Con esso illumina la terra come fosse una torcia che attraversando i paralleli, evidenzia lo stato delle civiltà…il termometro della fratellanza.

 

 

Nel processo alchemico di Marco Eracli, i colori parlano un linguaggio primitivo e assoluto che non mente, perchè sono inscritti nella visione d’orizzonte dell’occhio umano difronte al proprio parallelo terrestre; su questo principio certamente  dimostrabile, l’artista ha costruito una proposta unica ed esclusiva nel panorama odierno dell’Arte, facendone il suo punto di forza.

 

 

Nell’Opera monumentale dal Titolo EDUCAZIONE BOREALE l’autore traccia sulla tela la storia del mondo in base allo spettro solare impresso nelle latitudini, in base alle visioni atmosferiche autoctone della rifrazione della luce che caratterizzano le culture delle civiltà, differenziandone il gusto, le abitudini e persino il modo di concepire la vita.

 

 

Marco Eracli – “Educazione Boreale” – Acrilico 100 x 150

 

 

Ancora una volta trascende il visibile e quasi “Super Partes” illumina lo stato febbrile della terra e il punto di analisi dell’unione fraterna fra i popoli.

Con l’opera magistrale EDUCAZIONE BOREALE, Eracli, svela le sue carte e lascia intravvedere forse la regione più alta del suo sentire nel suo pellegrinaggio tematico: il “PATHOS” inconsolabile per un’umanità divisa e  la SPERANZA nelle leggi cosmiche universali, algoritmi bilanciati ed eterni, affidati all’intelligenza dell’uomo, unico destinatrio ed erede di tanta incalcolabile Sapienza.

 

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