di Serena Caleca
Dott. Luigi Bellini – Fondatore di NEXT Onlus – Madagascar – Busto in Marmo Bianco Greco – di Carmine Lengua
Una commissione importante per il noto scultore caudino, Carmine Lengua, cui è stato chiesto di scolpire il busto di un eroe del nostro tempo, uno di quei personaggi che lasciano il segno nella storia di territori del mondo ancora in via di sviluppo; si tratta del Dott Luigi Bellini, noto medico italiano e filantropo, originario di Montesarchio in Campania, fondatore della O.N,G. NEXT Onlus, operativa nel Centro Medico Diagnostico “Le Samaritain” di Antsiranana capitale nord del Madagascar.
Uomo colto, attratto dalla ricerca scientifica biologica, venendo a conoscenza delle reali difficoltà della popolazione del territorio, si è distinto per il suo spirito di abnegazione e vicinanza alla gente del Madagascar, rinunciando infine alla propria posizione lavorativa in Italia e ai vincoli familiari, per dedicarsi interamente alla causa dei Malgasci ancora oggi privi di assistenza sanitaria nazionale e deprivati delle più urgenti necessità vitali di sopravvivenza. Il Dott. Bellini, fondatore della grande piattaforma diagnostica e in procinto di aprire altri 5000 metri di spazi dedicati ai settori della Maternità e della Chirurgia, istituirà in collaborazione con i paesi europei, la fase di formazione per gli operatori del nuovo padiglione, con settori adibiti allo studio e alla ricerca delle principali patologie del territorio.
il busto ricorderà ai passanti, medici, tecnici, infermieri, religiosi e pazienti, quell’anima nobile che si è spesa interamente per la causa di quel popolo, di quelle terre e delle loro primarie necessità, diritto imprescindibile a tutti gli uomini su questa terra.
L’artista, Carmine Lengua, la cui esperienza scultorea è ormai ultratrentennale, ripreso in numerose pellicole televisive Rai e Mediaset (tre volte a Striscia la Notizia), multipremiato e pubblicato su quasi tutti i giornali italiani nei settori delle pagine dedicate alla cultura, presente nelle piazze d’Italia e Musei, con fontane e monumenti ma sempre perdutamente innamorato nel profondo, del richiamo antico e antropologico della sua terra, riesce anche in quest’opera a centrare il segno della motivazione interiore dell’illustre personaggio e suo conterraneo e a trasmetterne la forza soprannaturale che ne sospinse e che tutt’ora sospinge l’eroico operato.
Il portamento eretto, sbozzato “in primis” dalla mano decisa di Lengua, che si ammira nel ritratto scultoreo del Dott. Bellini, lo consegna nella sua reale attitudine difronte alla vita, avezzo a fronteggiare le più aspre difficoltà; lo sguardo deciso che punta lontano, consapevole che ogni uomo, che guarda solo a se stesso, non riuscirà ad annullarsi per la causa comune, si piega tuttavia sotto il peso del sacrificio e delle rinunce, che scorgiamo nell’arcata spraccigliare destra, lievemente sofferta; la piega dolce del volto, che scivolando nella morbidezza dell’ovale e nella rientranza dell’umile sorriso, trattiene per sempre il sentimento di condivisione ed empatia che ha caratterizzato gli anni della sua radicale trasformazione e della presa di coscienza nel voler ridare soccorso e dignità a quelle etnie sofferenti, fanno di quest’opera una sintesi scultorea magistrale che punta allo spirito della persona e della sua missione, nella narrazione integrale di un percorso unico, aspro ma forte, che ha saputo trasformare un acuto sentimento in una indiscutibile vittoria.
Il candore del marmo, volutamente scelto per descrivere la limpidezza di quest’anima serena, sfuma e vela i contorni nel riflettersi della luce, affinchè lo sguardo scorra oltre i dettagli idiomatici del corpo mortale e si elevi in una dimensione che va oltre il tempo, per contemplare la bellezza e la forza della strada maestra tracciata nella storia, dalla indomita speranza di chi non si è voluto arrendere alle contraddizioni del nostro tempo.