17 Mar
Erano ali di pietra…mi regalasti un’ ala per ricominciare a volare
e mi dicevi “…vola anima celeste!”
Ti supplicavo ancora: “…dammi ciò che manca…mai volerò…”
Con uno sforzo impensabile…planavo i primi battiti…poi l’aria…
naufragare nella bellezza.
Ti avrei dato l’anima, ti avrei stretto a me per sempre…
ma neanche io ne capivo il senso, consapevole della sublimità
del nostro parlarsi.
Ti avrei scelto…ti avrei sposato…
ma no!
Come imprigionare la voce della terra…
come avrei potuto poi, godere ancora
del tuo pensiero…
Sei entrato piano nella mia vita,
forse senza mai più uscirne.
In fondo ti amo…
Ma non lascerei mai che l’umano contingente,
violi lo splendore uniforme dell’essere…
la nostra inafferrabile ebrezza.
Serena Caleca